Ecco 5 cose da sapere su questa malattia:
Ci sono diverse malattie definite in generale come “demenza” che hanno in comune sintomi simili, come la confusione e la perdita di memoria. Il morbo di Alzheimer è il tipo più comune tra le demenze e colpisce due terzi delle persone over 65 affette da demenza. Vi sono però altre malattie, come la demenza vascolare, frontotemporale, e la demenza da corpi di Lewy.
Al momento, nel Regno Unito vi sono oltre 850.000 persone affette da demenza, cifra che aumenterà a un milione entro il 2021 e due milioni entro il 2051 (con una popolazione totale di 77,4 milioni di pesone). I costi legati a questa malattia sono ingenti: oltre 26 miliardi di sterline, più delle cure per il cancro e i problemi cardiaci, ma si spende solamente £90 a paziente per la ricerca sulla demenza.
Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, afferma che in Italia si stima circa un milione di persone colpite da demenza e tre milioni di familiari che vivono con loro. Questa è una vera e propria sfida per la sanità del futuro, correlata anche all’aumento dell’età media.
A livello mondiale, la demenza colpisce più di 44 milioni di persone, non soltanto nei paesi più ricchi e sviluppati. Nei prossimi 20 anni, infatti, si prevede un enorme aumento di casi di demenza in Cina, India e nell’Africa Sub-Sahariana.
Nel Regno Unito, mezzo milione di donne convivono con la demenza e sembra essere la causa maggiore di morte femminile in Inghilterra e in Galles. Nei soli Paesi dell’Unione Europea, le stime più attendibili parlano della prospettiva di superare, nel 2020, i 15 milioni di persone affette da demenze, con una ratio femmine/maschi che ipotizza più del doppio dei casi per il genere femminile rispetto a quello maschile.
La perdita della memoria è un segnale molto comune, ma i sintomi sono molto più vari. Vanno infatti dalla confusione generale e da un senso di disorientamento, alla difficoltà a comunicare. Si verificano anche sbalzi d’umore, cambi di personalità e persino atteggiamenti aggressivi.
Non vi è una vera e propria cura, ma certe attività e lo stile di vita possono rallentarne o addirittura ritardarne lo sviluppo. Secondo un importante studio, ad esempio, esercizio fisico, training cognitivo, alimentazione sana e attività sociali possono prevenire Alzheimer e altre forme di demenza.