Oggi la tecnologia fa parte della vita lavorativa di medici e neuropsicologi che si affidano sempre di più a strumenti che facilitano le loro attività. Tali dispositivi possono garantire misurazioni delle prestazioni più precise e incrementano l’adesione del paziente al trattamento.
L’iter del paziente neurologico
I pazienti con lesione cerebrale acquisita come stroke, deterioramento cognitivo, malattie cerebrovascolari, traumi cranici presentano diversi disturbi cognitivi, ad esempio difficoltà di memoria, attenzione, linguaggio… Sono persone che non sono più in grado di assumere le medicine, prendersi cura di se stessi, ricordare dove hanno messo i propri oggetti personali, avere una conversazione con il proprio coniuge…
Quando una persona subisce un danno cerebrale si sottopone ad una valutazione neuropsicologica, ovvero uno screening delle funzioni cognitive che permette di identificare quali sono le difficoltà del paziente. L’esame neuropsicologico utilizza specifici test che possono mettere in evidenza l’alterazione delle funzioni cognitive, stabilirne la gravità e rilevare le risorse di cui il paziente dispone.
Questa valutazione è utile per definire un piano di training cognitivo personalizzato e monitorare la funzione nel tempo, portando a specifici cambiamenti nel programma neuroriabilitativo o di potenziamento cognitivo con l’obiettivo di migliorare gli esiti.
La risposta di Neurab e NeuroTrax
Il professionista quindi si trova a svolgere due attività: l’esame neuropsicologico e la stesura di un programma riabilitativo. La valutazione iniziale è spesso legata a test carta e matita con sessioni piuttosto lunghe se si esaminano in modo approfondito le singole aree cognitive, con lo svantaggio di rilevare la stanchezza e la noia del paziente piuttosto che le sue reali capacità.
Le attuali metodologie riabilitative sono talvolta prive di prove di efficacia significative ed è necessaria la costante presenza del terapeuta, con lo svantaggio quindi di avere a disposizione un ridotto numero di sedute a costi in alcuni casi elevati. Inoltre la terapia ambulatoriale comporta l’aggravarsi del peso gestionale del caregiver che deve farsi carico degli impegni del proprio caro.
Le società Neurab s.r.l. e NeuroTraxTM hanno tentato di rispondere a questi bisogni attraverso due strumenti tecnologici: l’assessment suite di NeuroTraxTM per la valutazione cognitiva e il Neurotablet di Neurab per i percorsi riabilitativi.
NeuroTrax per l’esame neurocognitivo
Come abbiamo descritto in un articolo precedente, NeuroTrax è una piattaforma digitale che permette uno screening delle funzioni cognitive del paziente con cerebrolesione. Gli esercizi interattivi a disposizione hanno l’obiettivo di valutare 7 diverse aree cognitive: Memoria, Funzioni esecutive, Attenzione, Velocità di elaborazione dell’informazione, Abilità visuo-spaziali, Funzioni verbali, Abilità motorie.
NeuroTrax è utilizzato attraverso un computer ed è facile da somministrare. Al termine della valutazione, è disponibile il report dei dati che evidenzia quali siano i domini cognitivi compromessi: tali informazioni sono utili per programmare un training neurocognitivo personalizzato o per approfondire ulteriormente le aree deficitarie.
Neurotablet per la riabilitazione cognitiva
Il Neurotablet è uno strumento tecnologico per la riabilitazione neuropsicologica che comprende circa 40 esercizi diversi seguendo i principali paradigmi scientifici. Questi esercizi si adattano alle prestazioni del paziente, grazie ad un algoritmo specificatamente studiato da Neurab: questo permette di mantenere sempre un livello di difficoltà adeguato, così da evitare frustrazione e favorire l’aderenza al trattamento.
Il Neurotablet è un tablet, pertanto svincolato dalla necessità del paziente di essere presente in ambulatorio per il trattamento: egli può svolgere a casa gli esercizi che vengono sempre selezionati dal terapeuta sia nella loro tipologia che difficoltà. La telemedicina permette quindi di aumentare esponenzialmente il numero delle sedute di trattamento, senza necessariamente aumentare i costi. Questa modalità consente anche di favorire quei pazienti che per la loro disabilità non possono allontanarsi da casa e di sgravare il caregiver delle incombenze della riabilitazione.
La telemedicina si fonda sul trattamento a distanza tuttavia il paziente non viene mai lasciato solo o in difficoltà: le attività sono sempre monitorate da remoto dal terapeuta che può in qualsiasi momento aggiornare il piano terapeutico. Inoltre paziente e terapeuta possono comunicare attraverso il software per qualsiasi evenienza.
Le patologie attualmente trattate con il Neurotablet sono quelle conseguenti a ictus, traumi cranici, malattie neurodegenerative, sclerosi multipla, ictus infantili e disturbi dell’apprendimento.
Per maggiori informazioni, scrivi a info@neurab.com o chiamaci al numero 0464-436381!
Dott.ssa Denise Magnago, neuropsicologa