PAZIENTI NEUROLOGICI SENZA CURE ADEGUATE A CAUSA DEL CORONAVIRUS

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PAZIENTI NEUROLOGICI SENZA CURE ADEGUATE A CAUSA DEL CORONAVIRUS

Se non si accede tempestivamente alle cure e senza un opportuno percorso di riabilitazione le conseguenze neurologiche potrebbero essere gravissime, come disabilità severa o addirittura morte: ecco perchè ora più che mai è necessario sfruttare la tecnologia che permette di svolgere la riabilitazione direttamente da casa.

Durante il lockdown Neurab aveva messo in risalto le difficoltà che il sistema sanitario si è trovato ad affrontare a causa dell’emergenza Coronavirus, ponendo l’accento non solo sulle persone affette da Covid-19, ma anche su tutti coloro che necessitano di cure per malattie croniche indipendenti dal virus, come le patologie neurologiche. 

Il Servizio Sanitario Nazionale si è visto costretto a ridurre l’accesso a percorsi di cura appropriati e quindi ad un minore livello di assistenza. Persone che devono oggi far fronte a una nuova condizione clinica come un ictus, un trauma cranico, l’inizio di un deterioramento cognitivo, di una sclerosi multipla… si trovano nelle condizioni di avere accessi limitati alle cure di cui hanno bisogno, con conseguenze devastanti. Ciò si riflette anche su pazienti neurologici con condizioni di disabilità cronica e che presentano ancora diversi disturbi cognitivi, ad esempio difficoltà di memoria, attenzione, linguaggio… Impegnati in percorsi di riabilitazione cognitiva ambulatoriale, si sono trovati e magari ancora oggi si trovano a dover interrompere i loro trattamenti in quanto impossibilitati a recarsi in ambulatorio per evitare la possibilità di contagio: ciò potrebbe comportare un peggioramento della loro situazione cognitiva, soprattutto se parliamo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. 

Sarà doveroso capire nel prossimo futuro quali saranno le conseguenze della pandemia anche su pazienti con patologie neurologiche. 

Le criticità sollevate anche da Il Sole 24 Ore

Alcuni giorni fa Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo di Gioacchino Tedeschi (Presidente della Società Italiana di Neurologia) e di Carlo Caltagirone (Direttore Scientifico della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma), che confermano le gravi conseguenze delle mancate cure per i pazienti neurologici durante la pandemia. 

Viene citato uno studio in cui è stata rilevata in Italia una riduzione del 50% negli accessi di pazienti colpiti da ictus ischemico ai reparti di terapia intensiva, come la Stroke Unit, in quanto totalmente dedicati ad accogliere pazienti affetti da Covid-19. 

In questo articolo viene sottolineato quanto sia urgente ripartire con le cure: se, ad esempio dopo un ictus cerebrale, non vengono attivate tempestivamente, le conseguenze neurologiche saranno gravissime, come disabilità severa o addirittura morte. Nell’articolo ci viene anche ricordato che gli stessi pazienti Covid-19 possono presentare sintomi neurologici, come ha confermato la recentissima letteratura scientifica. 

La telemedicina come risposta

Telemedicina per i pazienti neurologici

Nell’attesa che i reparti ospedalieri di neuroriabilitazione riescano ad essere accessibili e sicuri, la risposta a queste criticità, almeno per quanto riguarda i percorsi neuroriabilitativi, può essere la telemedicina, basata su soluzioni che permettono di gestire in autonomia la propria salute, permettendo ai pazienti di continuare i loro trattamenti neurocognitivi da casa, in totale sicurezza e senza quindi rischiare di entrare in contatto con il virus. Anche il caregiver, che ha il compito essenziale di accompagnare il proprio caro durante il percorso di trattamento, avrebbe la possibilità di evitare ulteriori rischi.

Permette inoltre di aumentare esponenzialmente il numero delle sedute di trattamento, senza necessariamente aumentare i costi.

È proprio per rispondere a questi bisogni che Neurab, startup neuroscientifica di Rovereto, propone un dispositivo di riabilitazione a distanza: il Neurotablet.

Il Neurotablet

Il Neurotablet è uno strumento tecnologico per la riabilitazione neuropsicologica che comprende circa 40 esercizi diversi seguendo i principali paradigmi scientifici.

Il dispositivo è un tablet, pertanto svincolato dalla necessità del paziente di essere presente in ambulatorio per il trattamento: egli può svolgere a casa gli esercizi che vengono sempre selezionati dal proprio terapeuta sia nella loro tipologia che difficoltà.

neurotablet software neuroriabilitazione per pazienti neurologici

Il Neurotablet non lascia mai solo o in difficoltà il paziente: le attività sono sempre monitorate da remoto dal terapeuta che può in qualsiasi momento aggiornare il piano terapeutico. Inoltre paziente e terapeuta possono comunicare attraverso il software per qualsiasi evenienza.

Le patologie attualmente trattate con il Neurotablet sono quelle conseguenti a ictus, traumi cranici, malattie neurodegenerative, sclerosi multipla, ictus infantili e disturbi dell’apprendimento. 

I limiti della telemedicina

Questi strumenti si sono rivelati utili durante la crisi, ma non sono esenti da limiti e criticità: lasciare che il paziente o il caregiver creino in autonomia un percorso, monitorino i progressi, modifichino i diversi parametri comporterebbe non sfruttare al massimo le funzionalità del dispositivo e soprattutto rischiare che il trattamento non sia efficace o sia addirittura controproducente. 

Se la telemedicina può essere un’utile risposta in questo momento, non può pretendere di sostituirsi in toto al clinico: l’importanza di una valutazione cognitiva iniziale effettuata da un professionista come un neuropsicologo, permette di progettare un piano terapeutico adeguato e studiato sui reali bisogni del paziente. Allo stesso modo sono necessarie valutazioni intermedie al trattamento, per modificare il piano di trattamento sulla base degli miglioramenti del paziente. Ciò può essere svolto solo in presenza, così che il terapeuta possa monitorare eventuali segni della progressione della malattia, nuovi sintomi clinici o effetti negativi della terapia in corso.

Queste valutazioni sono comunque in numero limitato: il paziente svolgerà la quasi totalità del percorso riabilitativo da casa, in totale sicurezza, grazie al dispositivo tecnologico e il Sistema Sanitario sarà sollevato dalla necessità di effettuare numerosi incontri potenzialmente pericolosi.

In questo momento di emergenza sanitaria, con le limitazioni e le attenzioni che il Coronavirus ci impone, i pazienti neurologici potranno adottare nuove metodologie per non dover interrompere la riabilitazione.

Nei prossimi mesi, vista la situazione in atto, sarà necessario ripensare ai modelli di assistenza e in generale di vita. Fortunatamente i progressi tecnologici ci aiuteranno ad affrontare nel modo più adeguato possibile molte problematiche legate alle nuove dinamiche sociali.

Per maggiori informazioni, scrivi a info@neurab.com o chiamaci al numero 0464-436381!

Fonti:

https://www.ilsole24ore.com/art/meta-pazienti-ictus-senza-cure-adeguate-ora-e-urgente-ripartire-ADq1SdS?refresh_ce=1

Dott.ssa Denise Magnago, neuropsicologa