Il neuropsicologo si trova di fronte a pazienti cognitivamente compromessi in seguito ad una lesione cerebrale acquisita come stroke, deterioramento cognitivo, malattie cerebrovascolari, traumi cranici… patologie che sono sempre più frequenti nella popolazione e che sono destinate a crescere [3, 4].
Questi pazienti presentano diversi disturbi cognitivi, ad esempio difficoltà di memoria, attenzione, linguaggio… Sono persone che non sono più in grado di assumere le medicine, prendersi cura di se stessi, ricordare dove hanno messo i propri oggetti personali, avere una conversazione con il proprio coniuge…
Per poter mettere a punto percorsi riabilitativi efficaci che permettano al paziente di recuperare in parte o almeno compensare le proprie difficoltà, è necessario valutare quali siano le reali difficoltà e le risorse di cui il paziente dispone: è fondamentale quindi partire da una valutazione accurata dei deficit presenti.
In linea con questi obiettivi la società Neurotrax ha tentato di rispondere a questo bisogno attraverso lo strumento tecnologico “BrainCare”.
Braincare è una piattaforma digitale che permette uno screening delle funzioni cognitive del paziente con cerebrolesione. Comprende una serie di test interattivi in grado di valutare le diverse abilità cognitive:
Braincare è utilizzato attraverso un computer, ma non richiede che il paziente sia in grado di utilizzarlo. Il tempo necessario per la somministrazione è di circa 45-60 minuti, a seconda dell’età e delle capacità del paziente.
Ogni test è preceduto da una sessione di pratica e il sistema automaticamente determina se la persona ha adeguatamente appreso come utilizzare il mouse e i tasti della tastiera, ha una sufficiente acuità visiva ed è in grado di riconoscere i colori, abilità necessarie per svolgere gli esercizi.
Vengono misurati sia l’accuratezza che i tempi di risposta, stimando quindi quanto velocemente il cervello riesca a processare e analizzare le informazioni: ne risulta un profilo cognitivo che evidenzia quali siano le aree compromesse che dovrebbero poi essere oggetto di trattamento.
Braincare è facile da somministrare e può essere proposto più volte allo stesso paziente in quanto le sue caratteristiche minimizzano l’effetto pratica, ad esempio proponendo stimoli diversi. In questo modo è possibile mettere a confronto i risultati delle diverse somministrazioni, monitorando l’andamento della terapia e rilevando eventuali miglioramenti o necessità di modifiche.
Questo strumento inoltre si adatta alle prestazioni della persona, ovvero gli esercizi vengono automaticamente interrotti quando non si risponde correttamente ad una determinata percentuale di stimoli, evitando frustrazione ed effetti negativi per il paziente.
Per saperne di più, scrivi a info@neurab.com!
Fonti:
Denise Magnago, neuropsicologa